mercoledì 9 ottobre 2013

Patience when you have nothing - Riflessione

Volevo scusarmi per l'assenza di questi giorni, ma sto avendo giornate piuttosto frenetiche!
Intanto grazie a tutti per il raggiungimento (e ormai superamento!) delle 5000 visualizzazioni! Solo un paio di mesi fa sicuramente non ci avrei mai sperato. Mi auguro di riuscire a dare sempre il meglio per me e per voi che mi leggete. 

Se avete qualche suggerimento sapete come contattarmi e vi prego di farlo!

Aggiornerò presto il blog con nuovi articoli che attualmente sono in work in progress.

Stay tuned 
F


These two things will define you:
Your patience when you have NOTHING,
and your attitude when you have EVERYTHING.

Don’t give up yet. When everything feels as though it is falling apart, the universe is already busy putting it all back together. So have patience. Just because something isn’t happening for you right now, it doesn’t mean that it will never happen for you. The best things come to those who wait. Why not enjoy yourself in the meantime?

Vi lascio con questa frase che è un po' il mio mantra negli ultimi giorni: sto attraversando un piccolo periodo di crisi sotto vari punti di vista, ma la PAZIENZA è tutto ciò di cui ho bisogno.

Purtroppo la vita non è sempre rose e fiori e non lo è nemmeno in sella. 
Ringrazio ogni giorno la mia cavalla di esserci semplicemente perché già così è un grande regalo, ma ci terrei a precisare una cosa: il mondo dell'equitazione è un ambiente piuttosto difficile per chi vi entra senza alle spalle una famiglia di appassionati o di facoltosi.

Purtroppo non si può fare a meno di perdere la pazienza vedendo amazzoni e cavalieri evidentemente sostenuti dai mezzi economici piangersi addosso, cambiare cavalli in continuazione e definirsi degli sfortunati svantaggiati: non è da tutti essere campioni ed è ovvio che ci sono vari livelli di disponibilità economiche, ma quello che cerco di ripetermi sempre io è che già possedere un cavallo è un'immensa fortuna sotto molti punti di vista e che per questo devo ringraziare la mia famiglia e la mia buona stella per avermi permesso di arrivare a definire MIA Fabrizia. 
Definirsi "privi di mezzi economici" quando ci si può permettere di andare in gara in concorsi di tre giorni almeno una volta al mese o più, quando si può cambiare un cavallo all'anno e quando i cavalli in questione sono già atleti di un certo livello è un vero schiaffo alla miseria e a chi, ogni giorno, si ammazza di sacrifici per avere anche solo una mezza fida o un carnet di lezioni in maneggio.
Trovo veramente deplorevole lamentarsi perché sia ha SOLO il cap GPA, SOLO un cavallo con cui fare le C120, lamentarsi perché si può fare SOLO una gara al mese.

Il vittimismo purtroppo è qualcosa che va molto di moda nel nostro ambiente, anche perché è ovviamente un mondo d'élite e ci sarà sempre il ricco più ricco degli altri ricchi (scusate il gioco di parole), ma pregherei tutti i FORTUNATI che vanno in giro agghindati come alberi di natale con pantaloni Sarm Hippique, giacche Animo, con il culo su sulle Prestige o altro di TACERE sulla propria terribile sfortuna e di imparare a sorridere, ringraziando il cielo per l'immenso regalo che gli è stato concesso: poter realizzare, almeno in parte, i propri sogni.
C'è chi non può permettersi nemmeno il costosissimo lusso di formulare un sogno o un desiderio: cerchiamo di avere rispetto per chi è VERAMENTE meno fortunato, per chi è strozzato dalle tasse al punto da non poter vedere cavalli se non con il binocolo, per chi fa una fatica immensa anche per montare il cavallino della scuola che tanto denigriamo.

Trovo vergognose alcune ragazze della mia età che si struggono di vittimismo sul web perché, poverine, possono fare solo le C115 o solo F in dressage.
Questo è un vero schiaffo a chi porta veramente il nome di svantaggiato, senza sicuramente farsene una vanto su Facebook per ottenere like e contatti.

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