sabato 12 ottobre 2013

Il binomio: non solo cavallo e cavaliere - I professionisti del mondo del cavallo

In questi giorni ho avuto modo di riflettere parecchio su quello che vuol dire un binomio solido davanti alle difficoltà.
Ho parlato spesso, sul blog, di passare del tempo con il proprio cavallo, di montarlo con rispetto e con criterio, ma non mi sono mai trovata a dover scrivere del lavoro del grande team che sta intorno a un binomio, sia che si tratti di una coppia cavallo-cavaliere pronta per le olimpiadi, sia che l'obbiettivo sia quello di lunghi trekking in tranquillità: la responsabilità del cavaliere è sempre massima nei confronti del proprio cavallo, è lui che sceglie il centro ippico migliore, è lui che organizza la vita del proprio compagno equino, tuttavia è importantissimo constare quanto sia fondamentale il lavoro di tutti i professionisti che dedicano la propria vita al benessere dei nostri cavalli.

Tuttavia i proprietari tendono spesso a sottovalutare l'importanza di maniscalchi, veterinari, groom ed istruttori - mi annovero in questo gruppo un po' negligente purtroppo! - finendo per mettere in secondo piano un aspetto di prima importanza della vita del cavallo.
Noi cavalieri spesso e volentieri, per quanto possiamo essere appassionati, abbiamo un'altra vita al di fuori del mondo equestre e dobbiamo, per forza di cose, affidarci ad altre persone perché assolvano alcuni dei compiti più importanti per il benessere del nostro "gioiello" (perché il cavallo è a tutti gli effetti un capitale, sia in valore affettivo che in valore economico!). 

La scelta di professionisti capaci e di persone affidabili per quanto riguarda i lavori di veterinaria e mascalcia, per esempio, diventa importantissima!
Innanzitutto un buon modo per verificare - a mio parere - la bravura di un veterinario, di un maniscalco o di un groom è valutare come si pone nei confronti del cavallo, innanzitutto, e poi nei confronti del proprietario: io ricerco un vero professionista, capace di farsi rispettare con "dolce fermezza e ferma dolcezza" (chi ha riconosciuto la citazione?!), che dimostri una vera passione per il proprio lavoro e per gli animali con cui va a trattare.  In seguito credo siano di fondamentale importanza umiltà, voglia di fare, una mente aperta, convinzioni solide e motivate e una buonissima dose di onestà.

Questo perché? Beh, innanzitutto perché l'umiltà e l'onestà permettono di individuare eventuali problemi nella gestione del cavallo che possono essere molto a monte della semplice operazione per cui stiamo interpellando il professionista in questione. Dato che tutte queste figure fanno parte, come dicevo, del team che tiene in piedi il binomio, è importante che esse siano in grado di riconoscere i propri limiti, quelli del cavallo e quelli della situazione. Lo stesso ovviamente vale anche per gli istruttori: troppo spesso si vedono in giro blasonati istruttori palesemente incapaci di cogliere il limite dei cavalli e dei cavalieri che hanno di fronte. E' importantissimo - e sono la prima a dirlo - credere profondamente nelle nostre capacità e aver voglia di buttare il cuore in quello che facciamo, ma è ancora più fondamentale essere consapevoli in tutto e per tutto dei nostri limiti (in modo da poterli superare con il lavoro) e soprattutto di quelli del cavallo (per rispettarli e per lavorarci insieme con metodo e coerenza. Questo sempre nell'ottica del fatto che il cavallo purtroppo non può dirci a parole quando pensa di non essere in grado a compiere il lavoro che gli stiamo chiedendo e noi non sempre siamo molto bravi a cogliere i messaggi che il nostro amico ci manda).
Passando oltre: la voglia di fare è il motore che spinge tutto. La curiosità, la forza di volontà e la passione permettono a una persona di crescere, di migliorarsi e di offrire un servizio sempre migliore ai suoi clienti e - in qualche modo - anche a sé stesso (si suppone infatti che un lavoro ben fatto e un cliente contento siano fonti di grande soddisfazione per chi ha fatto di tutto questo la sua vita!).

Una mente aperta è un elemento che sicuramente si ricollega a ciò che ho appena detto: la capacità di imparare, di assorbire come una spugna tutti gli stimoli che l'ambiente, i colleghi e i clienti offrono, vagliandoli con l'importantissima capacità critica che permette di arrivare ad avere convinzioni solide e motivate.
Il tutto condito da una buona dose di pazienza, aggiungerei.

Ho stilato così il mio elenco personale dei prerequisiti che ritengo fondamentali per un i "componenti" ideali del team che mi piacerebbe avere intorno: ovviamente non è sempre facile distinguere tutti questi elementi in persone più o meno sconosciute, ma vedendole lavorare spesso ci si può fare un'idea.
Tutte le qualità da me citate sono anche quelle che ritengo basilari per innanzitutto avere a che fare con delle persone piacevoli da cui si possa imparare qualcosa.
Non ho infatti citato di proposito un altro "professionista" - si fa per dire - del prezioso team sopracitato: il cavaliere. 
Il cavaliere e proprietario, che ha il compito importantissimo di selezionare e scegliere le cose migliori per il proprio cavallo ha anche il dovere di informarsi e di avere una formazione di base un po' su tutto ciò che concerne il mondo del cavallo: avere una solida base permette infatti di capire e di giudicare il lavoro che gli viene proposto da istruttori, maniscalchi etc... Ovviamente è importantissimo ricordarsi che aver letto qualcosa in giro o aver sentito due parole in scuderia non è assolutamente come aver conseguito una laurea o aver seguito un corso di formazione serio: avere qualche informazione non ci dà l'autorizzazione a commentare/criticare tutto ciò che vediamo! Altrimenti maniscalchi e veterinari saranno ben giustificati nel risponderci: "Ferratelo e curatelo da solo 'sto benedetto cavallo!".
Il rispetto per il lavoro altrui e l'umiltà sono fondamentali, come lo sono la curiosità verso le idee degli altri e il senso critico che, in ogni caso, non deve mai mancare.

Tutto questo è parte del complesso processo che porta alla formazione di un legame di profonda fiducia. 
Mettereste mai in mano la vostra vita a un medico che vi sembra poco affidabile o poco capace nel suo lavoro? Ovviamente no!
Perché dovreste farlo con la vita del vostro cavallo?
L'approssimazione non deve essere tollerata, mentre invece l'errore umano, anche se spesso è difficile farlo, va compreso se giustificato da motivazioni valide. Dopotutto, errare umanum est. E' perseverare che poi è diabolico!  


Via libera allora anche a groom con tanta voglia di lavorare, con una buona conoscenza dei cavalli e con un amore per il proprio lavoro.

Vorrei concludere con un ringraziamento speciale a Carlo Cigardi (veterinario) e Salvatore Andreano (maniscalco).
Entrambi sono per ora gli unici professionisti scelti personalmente da me per me e la mia cavalla (nonostante siano molti altri quelli che hanno contribuito alla salute di Fabrizia e di loro non ho nessuna intenzione di dimenticarmi!) e spero, con loro, in una collaborazione onesta e duratura fatta - anche SOPRATTUTTO da parte mia - di tutto ciò che ho scritto in questo articolo.



2 commenti:

  1. cavolo ogni volta che leggo i tuoi articoli mi ci ritrovo sempre di più! hai perfettamente ragione, maniscalco e veterinario sono assolutamente fondamentali!! se uno dei due è sbagliato si rischia di compromettere la salute del nostro cavallo.. (e direi che anche l'istruttore che mette esercizi può essere in grado di fare grandi disastri sulla psiche e sul fisico del nostro cavallo se questi non sono adatti o ancora peggio se hanno distanze sbagliate)
    Personalmente quando ho cambiato maneggio mi sono ritrovata in una brutta situazione perchè il maniscalco che prima mi seguiva non sarebbe venuto così lontano per un solo cavallo, allora mi sono affidata al maniscalco della scuderia dove mi ero trasferita e... risultato? cavallo che inciampa e zoppo per un mese a seguito di distorsione... conseguenza: tanti saluti al maniscalco del cavolo, mi sono fatta davvero in quattro per trovare un VERO professionista, e dopo tante, tantissime peripezie ora posso dire di avere il maniscalco migliore del mondo!:)
    (anche per il veterinario la storia è stata molto simile perchè quello del maneggio lo reputavo non all'altezza... tanti soldi sborsati per poi farti una diagnosi guardando il cavallo da lontano.....o.O... anche per lui adesso ne ho uno adatto al mio bambino, disponibile, serio e professionale!)

    Se posso dare un consiglio... siate sempre sempre sempre critici!!! non affidate il vostro cavallo a persone qualsiasi.. vagliate il loro lavoro prima di mettere nelle loro mani il vostro equino.. ascoltate e leggete i consigli di questo blog!

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